Viaggio personale nel mondo della disabilità a 4 zampe

di Eleonora Rubagotti

Ho sempre provato un certo fascino nei confronti di cani con problemi di sordità. Da educatore cinofilo avevo nella testa che per comunicare efficacemente con un cane sordo dobbiamo avere una comunicazione non verbale molto pulita e coerente, cosa che sicuramente può essere estremamente utile in ogni ambito della cinofilia.

Aver visto poi un bellissimo cane pastore sordo fare disc dog con la sua proprietaria non ha fatto altro che interessarmi maggiormente a questo argomento.

Così, quando è stato organizzato un minicorso sull’approccio a cani sordi e ciechi non ci ho pensato due volte e ho preparato la mia valigia pronta ad entrare in questo mondo.

Arrivata a destinazione sono stata accolta calorosamente da Baloo, un bellissimo cane da pastore sordo. Era talmente a suo agio, festoso e coccolone che credo di essermi resa conto solo dopo 15 minuti che a questo cane mancava anche una zampa.

E’ proprio vero, a volte i limiti sono solo nella nostra testa.

Facciamo conoscenza con Luca Scanavacca e Alessandra Pisicchio che per due giorni cercheranno di farci capire cosa significa vivere con una disabilità. Abbiamo avuto nozioni teoriche, prove pratiche con cani sordi e ciechi e provato sulla nostra pelle cosa vuol dire avere dei limiti e dovere fare riferimento ad altre persone o agli altri sensi per poterci muovere. Ebbene sì, siamo stati bendati, guidati con il suono, a volte in silenzio e con un guinzaglio.

Quello che ho portato a casa dopo questa esperienza è stato di una ricchezza incredibile. Diamo per scontato talmente tante cose da non renderci conto che quando hai a che fare con un cane con sensi limitati devi aprire la mente e pensare più semplice.

Mettere in sicurezza la casa, dare al cane il tempo di conoscere e mappare l’ambiente, evitare di sottoporre a stimoli eccessivi i sensi integri (a volte anche una finestra che si affaccia sulla strada o una radio accesa in sottofondo possono essere un problema), avere un grande rispetto per le distanze, garantire il sonno fondamentale per agevolare l’apprendimento, essere guide preparate ed affidabili e dare al cane il tempo necessario per assimilare le informazioni.

Nella pratica ho imparato quanto può essere difficoltoso ad una persona inesperta a fare le cose più semplici come condurre il cane al guinzaglio, richiamarlo, giocare, muoversi senza comunicare in maniera incoerente. Di quanto sia importante per questi cani essere consapevoli del proprio corpo e dello spazio che occupano perché mancando il riscontro da parte di un senso spesso possono disorientarsi.

Ma questo non deve spaventare. Ho visto cani che, dopo aver fatto un percorso formativo con il loro proprietario, sono in grado di vivere una vita piena, soddisfacente e con un buon grado di autonomia. Sono in grado di godersi una passeggiata in libertà, fare attività sportive e addirittura partecipare a gare di Obedience. Cani che saranno compagni fedeli dato la loro naturale centripetazione con la figura di riferimento.

Solo due giorni sono bastati per mettere in discussione tante mie certezze. Così mi sono decisa. A breve frequenterò il corso completo Semplicemente Sordo. Se nella vita mi capiterà di incontrare persone che, consapevolmente o no, si ritroveranno ad avere un cane con problemi di sordità o cecità, sarò ben lieta di aiutarli a capire che quello che generalmente viene definito un limite in realtà può trasformarsi in una risorsa.