IL GUINZAGLIO – Eddy era soprannominato trattore

Passeggiare in armonia con il proprio cane è una cosa appagante.

Mentre frequentavo il corso da educatore cinofilo, una delle assistenti durante un esercizio mi ha detto: “Tu e Eddy quando passeggiate siete bellissimi da guardare”. Sono passati ormai un paio di anni da quel giorno ma ricordo questo complimento con una gioia immensa. E volete sapere una cosa? Quando era piccolo Eddy era soprannominato trattore.

Una persona che ho incontrato recentemente mi ha fatto un bellissimo esempio paragonando il guinzaglio al cordone ombelicale che collega proprietario e cane e che permette di trasmettere in modo molto amplificato le emozioni di uno e dell’altro.

Così se umano e peloso sono rilassati e a proprio agio si trasmettono reciprocamente emozioni positive e rendono la passeggiata un momento di forte relazione.

Ma se non è così cosa succede? Le emozioni negative si amplificano e vengono trasmessi all’altro e la passeggiata inizia a diventare un problema.

Una delle richieste che un educatore si sente rivolgere molto spesso da un proprietario è quella di essere aiutati nella gestione del proprio cane quando è al guinzaglio perché tira e passeggiare al guinzaglio diventa estremamente difficoltoso e poco piacevole. Il rischio è che le uscite diminuiscano drasticamente ma che il problema aumenti ulteriormente.

Quello che le persone a volte ignorano è che dietro a questo “sintomo” possono esserci problemi molto diversi tra loro, a volte magari anche combinati tra di loro.

Il lavoro dell’educatore in questo caso è quello di capire quale motivazione o bisogno non soddisfatto del cane lo porta a tirare al guinzaglio e poter dare così al proprietario gli strumenti per migliorare la gestione della passeggiata.

Per partire con il piede giusto dobbiamo renderci conto che la passeggiata inizia a casa. Cosa significa nello specifico questa affermazione?

  • Che prima di tutto dobbiamo creare le condizioni adatte.
  • Prepariamo il cane con la guinzaglieria adatta e nello stato d’animo ideale per godersi la passeggiata.
  • Un guinzaglio troppo corto non permette al cane di prendersi la libertà e il tempo necessario per annusare. Mettere il naso a terra serve al nostro cane per raccogliere un sacco di informazioni, per apprendere e per rilassarsi.
  • Anche lo stato d’animo al momento dell’uscita è molto importante. Partiamo da noi stessi. Rilassiamo le spalle e la postura, svuotiamo la testa dai pensieri superflui e godiamoci appieno l’uscita che stiamo per fare.
  • Anche il cane dovrebbe uscire mentre si trova in una condizione di calma. Per fare questo dobbiamo assicurarci che i bisogni primari del nostro cane siano soddisfatti. Alimentazione bilanciata, esercizio fisico adeguato e passeggiate frequenti sono indispensabili.
  • Possiamo inoltre fare esercizi che favoriscano la calma. A volte è la sola presenza del guinzaglio che fa esplodere le emozioni nel nostro cane quindi in questo caso dobbiamo disinnescare l’associazione che fa il nostro cane: guinzaglio=passeggiata.
  • Lo stress (si, anche i cani ne soffrono) potrebbe essere un problema. In questo caso vanno indagate le cause e risolte.

Siamo finalmente usciti di casa. Cosa può succedere?

  • Consideriamo le predisposizioni di razza del nostro cane. Se il nostro cane è un cane da slitta o da seguita avrà una forte predisposizione a tirare. Ma non dobbiamo scoraggiarci. Il lavoro potrebbe essere più lungo ma con la costanza possiamo ottenere ottimi risultati.
  • Oppure il nostro cane tira perché vuole raggiungere il parchetto dove lo portiamo tutti i giorni a giocare con la palla. Lo stimolo del parchetto diventa per il nostro peloso estremamente attrattivo quindi farà in modo di raggiungerlo il prima possibile.
  • In questo caso dovremmo variare i percorsi delle nostre passeggiate il più possibile e aggiungere altre attività da fare con il nostro cane in modo da renderci più interessanti del parchetto.
  • Altre volte il cane tira al guinzaglio semplicemente perché è stato abituato a farlo. Questo schema poi si rinforza con il tempo quindi dobbiamo intervenire per imparare a gestire correttamente il cane al guinzaglio.
  • Ad innescare la tensione al guinzaglio possono essere altri fattori. Paure, fobie e problemi comportamentali si riflettono sul guinzaglio. Affidiamoci ad un bravo educatore che ci accompagnerà durante un percorso educativo costruito sulle esigenze del nostro cane.

Ora cosa puoi fare?

Esci a fare una passeggiata con il tuo cane. Rilassati, spegni il cellulare, respira, cammina lentamente, guardati attorno, fai in modo che tu e il tuo cane siate un tutt’uno con ciò che vi circonda e godetevi questo momento tutto vostro.

di Eleonora Rubagotti